DICHIARAZIONE DEI REDDITI IN FRANCIA
PER I "NON RESIDENTI"
Aggiornamento del 04 marzo 2022
Le dichiarazione dei redditi 2022 periodo d'imposta 2021 devono essere presentate in Francia entro i seguenti termini:
- 19 maggio 2022 termine ultimo presentazione Déclaration de Revenus cartacea ed eventuale dichiarazione IFI (Imposta Patrimoniale Immobiliare)
- 24 maggio 2022 termine ultimo presentazione Déclaration de Revenus telematica ed eventuale dichiarazione IFI (Imposta Patrimoniale Immobiliare)
Per assistenza e/o compilazione contattare lo studio;
via mail: one@barreca.net o telefonicamente: 0182/55.17.23 diretto mobile 338/110.52.59
DAL 1° GENNAIO 2019 RIDUZIONE DEI PRELEVAMENTI SOCIALI DAL 17,20% AL 7,50%.
Dal 1° gennaio 2019 I NON RESIDENTI fiscalmente in Francia e aderenti ad un regime di sicurezza sociale in seno allo Spazio economico europeo ed in Svizzera,
sono esentati dalla Contribution Sociale Généralisée (CSG) e dalla Contribution au Remboursement de la Dette Sociale (CRDS) sui redditi locativi e
sulle plusvalenze immobiliari di origine francese.
In sostituzione è stato istituito il Prelievo di Solidarietà sui redditi da patrimonio e sui prodotti d'investimento il cui tasso è fissato al 7,50%.
(LOI n. 2018-1203 du 22 dècembre 2018 de financement de la sécurité sociale pour 2019).
I residenti al di fuori dello Spazio economico europeo e Svizzera che non rientrano in questa esenzione continuano ad essere soggetti ai prelievi sociali
(CSG, CRDS), al tasso del 17,2% sui redditi da locazione che percepiscono dal 1° gennaio 2018 e sulle plusvalenze da essi realizzate dal 1° gennaio 2019.
Per memoria, il 1° gennaio 2018 l'aliquota è era stata aumentata di quasi due punti passando dal 15,50% al 17,20%
Al fine di mantenere il gettito percepito dai prélèvements sociaux
sui redditi patrimoniali dei non-residenti nello stato e bypassare la sentenza della Corte di Giustizia Europea "de Ruyter" ,
la legge di finanziamanto della "sécurité sociale" del 2016 nel suo articolo 24,
aveva modificato l’affettazione dei citati prelevamenti sociali a favore di prestazioni non contributive
Fino a quella data i prelevamenti sociali erano destinati agli Istituti pensionistici generali.
Dopo la riforma furono invece orientati verso " prestations non contributives "
e collegati verso fondi di solildarietà quali FSV, CADES, CNSA.
CALCOLO IMPOSTE
1) Regime "Micro
Foncier", Calcolo Imposte affitto annuale non arredato Legge 89;
2) Calcolo Imposte affitto annuale
non arredato Legge 89 in Regime Reale
3) Calcolo Imposte affitto stagionale o annuale
arredato in Meublé
4) Regime "BIC Bénéfices Industriels et Commerciaux",
affitto 9 anni Résidence de Tourisme Classée;
Imposizione in Francia
Sono soggetti imponibili sui redditi prodotti in Francia:
- I contribuenti che non dispongono di alcuna residenza in Francia, ma ricevono
redditi di fonte Francese;
- Coloro che, pur disponendo di una o più abitazioni in Francia,
dispongono anche di un reddito di fonte Francese.;
Questi redditi per esempio, possono essere stati ricavati dalla locazione di beni immobiliari
situati in Francia.
Convenzione fiscale internazionale consultabile sul sito www.finances.gouv.fr).
IMPOSIZIONE IN FRANCIA DEI PROPRIETARI"FISCALMENTE NON RESIDENTI":
- I proprietari "fiscalmente non residenti" che percepiscono
un reddito da proprietà poste
in Francia (ad esempio con la locazione), sono soggetti alle "imposte sul reddito nell’altro stato";
- I proprietari "non residenti" che si riservano l’uso
di abitazioni e non percepiscono alcun reddito sono soggetti alle "imposte
su base forfetaria"; (di fatto non applicabile con l’Italia in forza della Convenzione)
In entrambi i casi i proprietari sono
sottoposti alle "Imposte di locali"
Vedi
CENTRO DELLE IMPOSTE DEI "NON RESIDENTI"
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IMPOSTE SUI REDDITI DI FONTE FRANCESE
Principi - In materia di fiscalità immobiliare dei "non
residenti", alcuni elementi sono uguali ai contribuenti francesi, altri sono specifici
per i "non residenti":
- (particolarità
dei "non residenti") Il montante dell’imposizione
non può essere inferiore al 20% del reddito netto imponibile
o non inferiore al 14%, per i redditi percepiti dai beni siti nei
dipartimenti d’Oltre mare;
- Le regole di diritto comune sono applicabili ai "non residenti",
ipotizzando l’applicazione della tabella progressiva dell’imposta e del sistema del
quoziente familiare;
Tuttavia, se il contribuente "non residente", dimostra che il tasso
medio di imposizione risultante dall’applicazione della "tabella progressiva"
all’insieme del suo reddito globale mondiale, risulta essere inferiore al tasso minimo,
questo tasso inferiore sarà applicato ai suoi redditi di fonte francese.
Il quoziente familiare -
L’imposta sul reddito è determinata dal foyer fiscale (composizione nucleo familiare).
Il sistema del "quoziente familiare", consiste nel dividere il reddito imponibile
del contribuente in un certo numero di parti, in funzione della sua situazione familiare e
dal numero di persone a carico.
In generale, la determinazione dell’imposta è data dalla differenza tra i redditi
fondiari e le spese e i costi sostenuti.
IL REDDITO, LE SPESE E LE TASSE
Il reddito - Nel caso di proprietari in Francia "non
residenti", i redditi imponibili sono le rendite di immobili siti in Francia, o i
diritti relativi: diritti immobiliari (nuda proprietà, usufrutto) e diritti
mobiliari (azioni o parti di società immobiliari).
Le spese condominiali e le tasse - La legge francese prevede
un ampio ventaglio di deduzioni che permettono di ridurre la base d’imposizione.
In generale, le deduzioni delle spese di manutenzione straordinaria pagate dal proprietario,
sono essenzialmente costituite dai lavori effettuati nel bene locato.
Inoltre, nel caso in cui il bene non è ancora locato ma lo sarà prossimamente,
le spese relative a questo bene possono essere deducibili o ammortizzabili (prezzo d’acquisto)
nel caso per esempio, di immobili acquistati di nuova costruzione o esistenti,
rientranti nelle agevolazioni di specifiche leggi.
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La dichiarazione dei redditi in Francia delle
persone "non residenti" che dispongono di una o più
abitazioni in Francia, o di redditi di provenienza francese, devono
contenere le seguenti informazioni:
- Informazioni sull’identità, la situazione e le spese di famiglia del
contribuente;
- Il valore locatizio delle abitazioni di cui si dispone in Francia a
qualunque titolo siano esse detenute;
- I diversi redditi di provenienza francese di cui si dispone.
In assenza di informazioni il contribuente può essere tassato d’ufficio. Esiste un
luogo d’imposta specifica per i "non residenti", dove i contribuenti devono fare
pervenire la loro dichiarazione: Centre des impôts des non - résidents (CINR)
TSA 10010 - 10 rue du centre - 93465 Noisy le Grand Cedex
Art.
164 C (Code Generale des Impôts) - Le
persone "non residenti" che dispongono di una o più
abitazioni in Francia di cui si riservano l’uso (non percepiscono
reddito), sono assoggettate all’imposta sul reddito sulla
base forfetaria minima, pari a tre volte il valore locatizio reale
della o delle abitazioni. Questa base forfetaria costituisce la
rendita imponibile.
Per questa imposta si applicano le stesse regole applicate per l’imposta
sul reddito di provenienza francese.
Nota bene: la regola sopra menzionata non si applica ai
residenti di un paese avente concluso un accordo fiscale con la
Francia volto ad evitare la doppia imposizione; questo tipo
di accordo esiste tra la Francia e l’insieme dei paesi occidentali.
(E’ possibile consultare questi accordi sul sito
Trattato Bilaterale Italia Francia o sul sito del ministero
dell’economia e delle finanze francesi.
www.finances.gouv.fr)
L’imposta su base forfetaria non si applica ai contribuenti "non residenti"
che dispongono di una o più abitazioni in Francia ed hanno un reddito di provenienza
francese superiore alla base forfetaria.
Infine, questa imposta non si applica alle persone dei paesi che hanno firmato un accordo
di reciprocità con la Francia e che possono giustificare che, nel loro paese d’origine,
sono sottoposte ad un’imposta globale almeno pari a due terzi dell’imposta che avrebbero dovuto
pagare in Francia sulla stessa base d’imposizione.
IMPOSTE LOCALI
Oltre alle summenzionate imposte, i proprietari "non residenti"
sono tenuti a pagare le imposte locali come i residenti.
Il tasso d’imposizione è fissato dagli enti locali
(consiglio comunale, generale o regionale). Queste imposte sono:
- la Taxe Foncière (tassa fondiaria),
- la Taxe d’Habitation (tassa d’abitazione)
- la Taxe d’Enlèvement des Ordures Ménagères
(tassa rifiuti solidi urbani).
La Taxe d’Habitation
(Tassa d’Abitazione) - Sono soggetti imponibili
a titolo di "Taxe d’Habitation" i locali
sufficientemente ammobiliati e le loro dependance.
Contrariamente alla Taxe Foncière, è l’occupante
(qualunque esso sia, proprietario, locatore, occupante a titolo
gratuito) che è imponibile alla Taxe d’Habitation.
La base d’imposta è il valore locatizio catastale dell’abitazione,
diminuito delle spese familiari (o altre), se l’abitazione
è la residenza principale del dichiarante.
La base imponibile ricavata, è moltiplicata per il tasso
deliberato dagli enti locali, per ottenere l’importo della
tassa da versare.
La Taxe Foncière
(Tassa Fondiaria) - Tutte le costruzioni fisse, non mobili,
sono imponibili della Taxe Foncière sulle proprietà
edificate, ed è dovuta dal proprietario occupante o meno
i locali.
La base d’imposta è costituita dalla rendita catastale
uguale al 50% del valore locatizio catastale fissato dalla Pubblica
Amministrazione. L’importo della tassa si ottiene moltiplicando
la base d’imposta per il tasso di imposizione in vigore.
La Taxe d’Enlèvement
des Ordures Ménagères (Tassa Rifiuti Solidi
Urbani) - Concerne tutte le proprietà imponibili
alla Taxe Foncière sulle proprietà edificate
(appartamenti, parking, cantine, etc.).
È calcolata sulla stessa base della Taxe Foncière
e compare sullo stesso avviso di imposizione. È indipendente
dal volume dei rifiuti prodotti e resta dovuta anche in totale e
costante assenza di rifiuti.
È imponibile al proprietario detentore dell’immobile
il 1º gennaio dell’anno d’imposizione, il quale
può tuttavia chiedere il rimborso al suo eventuale inquilino
(decreto nº87 - 713 del 26 agosto 1987) .
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CALCOLO
IMPOSTE Regime "Micro Foncier
- 1º esempio -
Il proprietario non residente che affitta annualmente vuoto il suo appartamento.
Immaginiamo il seguente caso: un italiano residente in Italia (celibe) è proprietario di una
seconda casa in Francia che affitta annualmente vuota ad un prezzo di 600 € al mese.
Quale imposta dovrà pagare?
In questo caso, la tassazione ricade nel regime Micro Foncier
per cui i servizi fiscali accorderanno:
- una deduzione forfetaria del 30% sui canoni percepiti nell’anno d’imposizione;
- l’applicazione del quoziente familiare;
Il reddito netto sarà imposto con
l’applicazione della tabella progressiva di imposizione con aliquota minima del 20%
oltre Contributo di Solidarietà nella misura del 7.50%, ;
Quindi su 7.200,00 € la base d’imposta sarà:
(12 x 600,00 €) - 30% = 5.040,00 € Valore imponibile netto.
Tasso d’imposizione minimo per i non residenti 20%
(5.040 € x 20%) = 1.008,00 € Imposta sul reddito.
(5.040 € x 7,50%) = 378,00 € Contribuzioni sociali;
Inoltre il contribuente dovrà liquidare le imposte locali quali
la Taxe Foncière. Contenuta nello stesso avviso compare la Taxe d’Enlèvement des Ordures Ménagères
della quale può chiedere il rimborso all'’inquilino).
La Taxe d’Habitation è invece a carico di quest’ultimo.
CALCOLO
IMPOSTE Regime Droit Commun o Regime Réel
- 2º esempio - Il proprietario non residente che affitta vuoto
il proprio appartamento dove ha eseguito lavori di ristrutturazione o che ha importanti spese di gestione, il cui importo supera la
deduzione forfetaria del 30%.
Il reddito imponibile è dato dalla differenza tra i canoni incassati e le spese sostenute.
Elenco delle voci deducibili:
- Interessi del mutuo contratto per acquisizione, costruzione, ristrutturazione;
- Spese di gestione e remunerazione sorveglianza e portineria;
- Spese di manutenzione e ristrutturazione;
- Taxe Foncière e tasse locali annesse;
- Polizze assicurative sul mancato pagamento dei canoni e RCA;
- Spese di procedure giudiziarie;
- Spese di gestione locatizia
Il montante imponibile ottenuto è poi tassato come nei precedenti esempi con - l’applicazione
della tabella progressiva di imposizione dei non residenti con aliquota
minima del 20% oltre il Contributo di Solidarietà nella misura del 7.50% e l’applicazione del quoziente familiare;
Il Deficit Fondiario - Quando le uscite sono maggiori delle entrate
è previsto nel regime del "Droit Commun" il riporto delle perdite nei 10 anni seguenti
a concorrenza di 10.700 € per anno imponibile.
Esempio:
Causale
|
Montante
|
Reddito da locazione
|
7.200,00 €
|
Interessi di mutuo
|
- 1.500,00 €
|
Lavori di ristrutturazione
|
- 19.200,00 €
|
Spese e tasse varie
|
- 2.200,00 €
|
Importo del Deficit Fondiario
|
- 15.700,00 €
|
Importo max
|
10.700,00 €
|
Eccedenza
|
5.000,00 €
|
L’eccedenza è imputabile sui redditi fondiari nei 10 anni seguenti.
CALCOLO IMPOSTE
regime Micro BIC - Bénéfices Industriels et Commerciaux
- 3º esempio - Il proprietario
non residente che affitta arredato il proprio appartamento.
Quale imposta dovrà pagare?
In questo caso, la tassazione ricade nel regime Micro BIC "Bénéfices Industriels et Commerciaux"
per cui i servizi fiscali accordano:
- una deduzione forfetaria del 50% sui canoni percepiti nell’anno d’imposizione;
- l’applicazione della tabella progressiva di imposizione dei residenti con
aliquota impositiva minima del 20%;
- l’applicazione del quoziente familiare;
Quindi su 7.200,00 € la base d’imposta è di:
(12 x 600,00 €) - 50% = 3.600,00 € Valore imponibile netto.
Tasso d’imposizione minimo per i non residenti 20%,
(3.600,00 € x 20%) = 720,00 € Imposta sul reddito.
(3.600,00 € x 7,50%) = 270,00 € contributo di solidarietà;
In più il non residente dovrà anche pagare le imposte locali quali
la Taxe Foncière e la Taxe d’Enlèvement des Ordures Ménagères
(di quest’ultima ha diritto al rimborso da parte dell’inquilino).
La Taxe d’Habitation sarà invece a carico dell’inquilino se lo stesso occupava il bene
il 1º gennaio dell’anno d’imposizione in caso contrario a carico del proprietario.
CALCOLO IMPOSTE
Régime Réel simplifie - Bénéfices Industriels et Commerciaux
- 4º esempio - Il proprietario
non residente che affitta arredato il proprio appartamento (anche tramite piattaforma AirBnb) che sostiene importanti spese durante l’anno,
superiori alla deduzione forfettaria del 50% prevista nel regime MICRO BIC.
Il reddito imponibile è dato dalla differenza tra i canoni tra i canoni di locazione e le spese sostenute, incluso l’ammortamento.
Elenco delle voci deducibili:
- Interessi del mutuo contratto per acquisizione, costruzione, ristrutturazione;
- Spese di gestione e remunerazione sorveglianza e portineria;
- Spese di manutenzione e ristrutturazione;
- Taxe Foncière e tasse locali annesse;
- Polizze assicurative sul mancato pagamento dei canoni e RCA;
- Spese di procedure giudiziarie;
- Spese di gestione locatizia
- Quota di ammortamento annuale dell’immobile, del mobilio, e o dei lavori effettuati
Il montante imponibile ottenuto è poi tassato come nei precedenti esempi con l’applicazione
della tabella progressiva di imposizione dei non residenti con aliquota
minima del 20% oltre il Contributo di Solidarietà nella misura del 7.50% e l’applicazione del quoziente familiare.
Il Deficit Fondiario - Anche in caso di locazione arredata, se le spese sostenute sono maggiori rispetto ai canoni
incassati, l’esercizio chiude in perdita. La perdita può essere riportata negli anni successivi ed essere utilizzata a riduzione dei futuri imponibili.
L’ammortamento - Uno dei principali vantaggi del regime reale semplificato è la possibilità di poter dedurre
l’ammortamento del fabbricato, ma non solo. Anche l’acquisto del mobilio e/o eventuali grandi lavori effettuati nell’immobile posso essere
ammortizzati e dunque dedotti.
Passaggio dal Regime MICRO BIC al Regime reale semplificato
I contribuenti assoggettai al regime forfettario MICRO-BIC possono optare per il regime reale semplificato entro il termine di presentazione della
dichiarazione dei redditi dell’anno precedente a quello per il quale si applica l’opzione (Code Général des Impôts, art. 50-0, 4).
Dunque, per dichiarare i redditi percepiti nel 2022 in RRS, bisogna esercitare l’opzione entro maggio 2022 (termine di presentazione della dichiarazione
dei redditi 2021).
Adempimenti Dichiarazione in Regime reale semplificato
- Iscrizione al Registro delle imprese di riferimento entro 15 giorni dall’inizio dell’attività, al fine di ottenere il
numero SIREN e SIRET.
- Redazione e invio Bilancio di esercizio, da inviare entro il mese di maggio.
- Redazione in invio Dichiarazione dei redditi personale su cui indicare l’utile o la perdita indicati nel bilancio, da
inviare entro il mese di maggio.
Tassazione dei canoni di locazione francesi in Italia
I residenti fiscali italiani, oltre a dover tassare i canoni di locazioni percepiti in Francia, dovranno sottoporli a tassazione anche in Italia.
Ma quale importo deve essere riportate in dichiarazione dei redditi?
La Risoluzione DRE Lombardia n. 12155/2010 ha chiarito che, se lo Stato estero assoggetta a imposizione i canoni di locazioni, l’importo da indicare in
dichiarazione è l’ammontare dichiarato nello Stato estero senza alcuna deduzione di spese. Nel caso di specie, un contribuente italiano aveva percepito
canoni per 91.000 dollari. Per effetto di una serie di deduzioni riconosciute dal Paese estero, il reddito nette del contribuente si riduceva a 955 dollari.
La Risoluzione ha confermato che in dichiarazione dei redditi nel rigo RL12 l’importo da inserire è 955 dollari (convertito in euro), in conformità a quanto
previsto dall’art. 70 comma 2 del TUIR che stabilisce che “I redditi dei terreni e dei fabbricati situati all'estero concorrono alla formazione del reddito
complessivo nell'ammontare netto risultante dalla valutazione effettuata nello Stato estero per il corrispondente periodo di imposta o, in caso di difformità
dei periodi di imposizione, per il periodo di imposizione estero che scade nel corso di quello italiano [...]”. La stessa linea è stata confermata dalla Corte
di Cassazione con l’ordinanza n. 30006/2021, stabilendo che se le spese ammesse in deduzione nel Paese estero eccedono i canoni percepiti, il reddito da riportare
in Italia è pari a zero.
CALCOLO IMPOSTE
Regime Locazione Alberghiera Residence de Tourisme
- 5º esempio - Il proprietario
non residente che affitta arredato il proprio appartamento
per 9 anni in Résidence de Tourisme Classée.
Quale imposta dovrà pagare?
In questo caso, la tassazione ricade nel regime Micro BIC "Bénéfices
Industriels et Commerciaux"
Gli affitti sono soggetti a TVA, il gestore alberghiero solitamente
Pierre & Vacance, rilascia fattura alla quietanza
annuale. Tuttavia la legge prevede che, le imprese che realizzano
una cifra d’affari annuale inferiore a 82.800 €, possono essere
esonerati dal Regime TVA. Ovviamente non potranno avvalersi del
meccanismo del recupero della TVA nel caso di lavori o acquisti
inerenti l’immobile.
Il Regime Réel Simplifie, permette
l’ammortamento del costo dell’immobile e di tutte le spese relative
alla gestione. Quest’opzione
consente un allegerimento d’imposta, in quanto gli ammortamenti
concorrono alla riduzione del reddito per alcuni anni.
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